FID Fare Impresa in Dozza Redazione TV Bologna 5 Luglio 2023 0Comments LA FABBRICA IN CARCERE E IL LAVORO ALL’ESTERNO: UNO STUDIO DI CASO SU FARE IMPRESA IN DOZZA. Il volume presenta i risultati della ricerca sul percorso di formazione e inserimento lavorativo avviato dieci anni fa da Fare Impresa in Dozza (FID) alla casa circondariale di Bologna, tutt’ora attivo. Il progetto, nato per iniziativa di G.D, IMA e Marchesini Group – alle quali, nel 2019, si è aggiunta anche FAAC –, ha l’obiettivo di sviluppare competenze tecniche e relazionali per i detenuti che intraprendono il percorso, configurando un modello di reintegrazione socio-lavorativa originale e potenzialmente riproducibile in altri contesti penitenziari.All’interno delle carceri di solito vengono sviluppate delle forme lavoro molto temporanee, legate alla vita interna al carcere (cucina, manutenzione ambienti ecc.) che difficilmente danno una preparazione tale da poterla sfruttare anche dopo il periodo detentivo. L’idea di Fare impresa in Dozza è quella di creare all’interno del carcere un tipo di formazione tecnica che non vada dispersa alla fine della pena, ma che invece sia in grado di dare delle opportunità lavorative anche al di fuori dal carcere. Il percorso si è poi sviluppato ulteriormente con la possibilità di svolgere un lavoro vero e proprio in un’officina metalmeccanica, sempre all’interno della Dozza, finalizzato al confezionamento di un prodotto finito collocabile da subito nel mercato. Categorie: Sociale